Campo de’ Fiori: tra storia e vitalità nel cuore di Roma

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Campo de' Fiori Roma

Il cuore palpitante del centro della città eterna, al confine tra i rioni Parione e Regola, si alza la mattina con le voci e i richiami del mercato popolare di Campo’ de Fiori, in uno dei tipici scenari che possono spiegare la definizione “Vecchia Roma”. Con l’arrivo della sera, invece, la piazza si anima vestendosi con i colori vivaci e la musica dei numerosi locali dando il via alla “movida” cittadina propria dei luoghi del centro storico.

 

Campo de’ Fiori

 

 

Descrizione

 

Anticamente, come si può intuire dal nome in questo posto c’era un prato coperto di fiori, almeno fino al 1400 quando il campo venne spianato a mo’ di piazzale e attorno al suo perimetro sorsero locande, alberghi e palazzi.

 

Nel 1456 Papa Callisto III fece lastricare la piazza dando nuovo lustro ai dintorni, tant’è che nelle adiacenze della piazza sorsero grandiosi palazzi come quello della cancelleria e il prestigioso palazzo della famiglia Farnese, oggi sede dell’ambasciata di Francia. La piazza divenne sede di attività culturali e commerciali, di un florido mercato con numerose botteghe e soprattutto un luogo di passaggio obbligato per pellegrini, ambasciatori e cardinali, che, passando per ponte Sisto da Trastevere, si recavano a San Pietro.

 

Il mercato ortofrutticolo, tutt’oggi presente nella piazza al mattino, è attivo dal 1869, da quando venne spostato da Piazza Navona ed è tuttora uno dei più antichi della città.

 

Campo de’ Fiori era anche uno dei luoghi deputati ai supplizi pubblici e alle esecuzioni capitali, la più famosa delle quali fu quella di Giordano Bruno, qui arso sul rogo il 17 febbraio del 1600. Un’imponente statua, a fine Ottocento fu eretta in suo onore al centro della piazza, fortemente criticata dalle autorità ecclesiastiche e divenuta subito simbolo del libero pensiero e della sfida all’autorità della Chiesa e al papa.

 

In effetti Campo de’ Fiori è, l’unica piazza antica di Roma in cui non sono presenti chiese o cappelle e la “presenza ecclesiastica” non impone la sua predominanza come in altri luoghi pubblici del centro storico.

 

Prima della statua era presente una fontana costituita da una grossa vasca la cui storia risulta piuttosto curiosa. A causa del mercato affollato, la fontana presto si trasformò in una vera e propria tinozza dove tenere al fresco e lavare frutta e verdura, nonostante i divieti che prevedevano pene corporali per i trasgressori, fino al 1622, quando la vasca venne chiusa con un grosso coperchio di travertino. Per i Romani la fontana divenne “la Terrina”, a causa della sua evidente somiglianza con una zuppiera.

 

Quando fu smontata per far posto alla statua di Giordano Bruno, finì nel deposito dei selci a Testaccio, dove rimase per anni e fino a quando trovò il suo posto definitivo davanti alla Chiesa Nuova. Attualmente a Campo de Fiori su uno dei suoi lati corti, è collocata una copia della fontana a memoria dell’originale ma senza coperchio.

 

Visitare Campo de’ Fiori è sicuramente una tappa obbligatoria per chi si vuole immergere nei meandri autentici della Roma più tradizionale circondati da innumerevoli attrazioni e suggestioni che vanno dall’offerta gastronomica all’interesse culturale più avvincente, nel cuore della città eterna per antonomasia.

 

Come Arrivare

 

Campo de’ Fiori si trova nel centro di Roma, a poco distanza da luoghi come Piazza Navona e e il Pantheon. La fermata della metropolitana più vicina è “Barberini”, non proprio vicinissima, sulla linea A.
 

Mappa

 

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