Piazza del Popolo: un maestoso salotto all’ingresso della città eterna

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (Voti: 1 . Media: 5,00 su 5)
Piazza del Popolo a Roma

A ridosso della porta Flaminia, l’antico varco nord nelle mura Aureliane per chi entrava a Roma fino al 1870, si trova una delle piazze più belle e storiche della capitale, caratterizzata da un’imponente eleganza e da una ricca storia, una combinazione unica di architettura maestosa, opere d’arte e atmosfera vivace.

 

Piazza del Popolo

 

 

Descrizione

 

Piazza del Popolo, dominata dalla maestosità della Porta del Popolo, costruita nel XVI secolo, è simbolo di accoglienza per i visitatori della città. L’origine del nome della porta e della relativa piazza su cui si apre è ancora avvolta nel mistero: potrebbe derivare dai numerosi pioppi (populus in latino) che ricoprivano l’area, oppure alle origini della chiesa di Santa Maria del Popolo, eretta nel 1099 da papa Pasquale II sui resti dell’antico sepolcro dei Domizi, con l’aiuto di una sottoscrizione del popolo romano più o meno volontaria, e poi più volte abbellita nelle varie epoche fino alla sistemazione attuale che è quella data dal Bernini attorno alla metà del ‘600.

 

Nel Medioevo, vigeva la credenza che la salma dell’imperatore fosse sepolta al centro della piazza, sotto un albero di noce, piantato in suo ricordo e la presenza di quelle ossa attirava spiriti e demoni che, durante la notte, spaventavano i romani nei paraggi. La situazione, intollerabile, spinse il popolo a richiedere l’aiuto al Papa il quale ritiratosi a pregare, apparve la Madonna, che gli suggerì di abbattere il noce, disseppellire Nerone, bruciare le ossa e disperderle nel Tevere.

 

Pochi giorni dopo, eseguito tutto il rituale, si fece costruire, proprio lì, una piccola cappella dedicata a Maria. La chiesa ospita oggi dipinti del Caravaggio come la “Conversione di San Paolo” e la “Crocifissione di San Pietro”, affreschi del Pinturicchio, architetture di Raffaello Sanzio e Bramante.

 
Piazza del Popolo a Roma
AlexAnton / Shutterstock.com
 

Al centro della piazza è collocato l’Obelisco Flaminio alto 36 metri con tutto il basamento, qui trasferito, sotto il pontificato di Gregorio XIII nel 1573. Di origini molto antiche, fu costruito in Egitto ai tempi dei faraoni nel 1200 a.C. e portato a Roma sotto il regno di Augusto per essere poi collocato al Circo Massimo con la funzione di spina del circo.

 

Sulla Piazza ci sono altre due Chiese: Santa Maria in Montesanto (detta chiesa degli artisti) e Santa Maria dei Miracoli, edificate tra il 1675 e il 1678 tramite l’opera del “proto archistar” dell’epoca come Carlo Rainaldi, lo stesso Bernini e Giacomo Fontana. Sono definite “chiese gemelle” per la loro notevole somiglianza e conferiscono alla piazza il suo carattere inconfondibilmente barocco, facendo da poli al tridente costituito da via del Corso, via Ripetta e via del Babuino.

 

L’aspetto della piazza come la vediamo oggi ha preso forma solo nel XIX secolo grazie agli interventi di Luigi Valadier che realizzò le due Esedre, le decorazioni e le rampe che portano verso la Terrazza del Pincio. Inoltre, fece realizzare alcune fontane come quella dei quattro leoni ai vertici dell’obelisco Flaminio e le due fontane del Nettuno e della Dea Roma poste al centro delle due pareti curve dell’ellisse.

 

Attualmente la grande piazza è una vasta area pedonale spesso sede di eventi e manifestazioni, vantando una capienza di circa 65 mila persone.

 

Come Arrivare

 

Si può raggiungere Piazza del Popolo scendendo alla fermata “Flaminio” della Metro A. Da Piazza del Popolo parte Via del Corso, il vero cuore di Roma, da cui ci si può immergere nei vicoli che portano a Piazza di Spagna, al Pantheon, a Piazza Navona e Piazza Venezia.

 

Mappa

 

X